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Milk and kalashnikov Valle dell'Omo, Etiopia del sud, Andrea Mazzella, Serie Eti 2011/02“Sulla testa il carico del lavoro, dietro la schiena la generazione del futuro”. Sono le donne africane, donne su cui tutto poggia, da cui tutto ha origine. A loro è dedicata la mostra fotografica in corso al Pan, il Palazzo delle Arti di Napoli, in via dei Mille.

Dietro l’obiettivo c’è l’occhio di Andrea Mazzella, napoletano, classe 1976, viaggiatore e fotografo. In Africa, viaggia da anni; ha percorso oltre quindici Paesi del Continente nero, appassionandosi alle etnie della Rift Valley e della fascia sub-equatoriale.

Tra Namibia, Angola, Zambia, Uganda, Mozambico ed Etiopia ha raccolto gli scatti che sono ora in mostra al Pan: storie di donne, di lavoro, di maternità, di sorellanza; scene di vita, danze, riti, giochi, sudore e passione. Oltre a documentare la condizione femminile, le foto sono testimonianza preziosa di popoli e tribù le cui tradizioni rischiano di scomparire: dal meraviglioso popolo Himba della Namibia alle donne Mursi nella Valle dell’Omo in Etiopia.

Protagoniste silenziose (le donne africane costituiscono il settanta per cento della forza agricola del continente e producono l’ottanta per cento delle derrate alimentari senza godere di pari diritti), portano sul viso e la pelle d’ebano storie di sacrificio, sogni, rinunce e amore.

La mostra, dal titolo Donne d’Africa, è promossa da Café Africa, l’associazione creata da Alessandra Laricchia, napoletana di nascita e malata di mal d’Africa, per la promozione del continente africano al di là dei soliti stereotipi, in collaborazione con l’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Napoli, Swarovski Optik e Chiaja Viaggi. Si visita fino a domenica.

*Source: Repubblica.it

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